mercoledì 3 agosto 2011

Quali sono i rischi sessuali più comuni

Rientrano nella categoria delle infezioni genitali più di venti patologie attribuibili a batteri, virus o piccoli parassiti. Dalla banale candida al ben più temuto Aids, vengono trasmesse per contatto tra gli organi genitali e anche attraverso il sesso orale. Si tratta perlopiù di infezioni che guariscono con una terapia locale; talvolta, però, se non diagnosticate tempestivamente possono favorire l'insorgenza di problemi anche seri, come la sterilità. Vediamo le principali.
CANDIDA
Una delle più frequenti infezioni sessuali è quella da fungo dei tipo Candida.
Normalmente presente nelle mucose dell'organismo, si può sviluppare in modo anomalo in alcune condizioni (cure antibiotiche, malattie debilitanti) e provocare infezioni. Nelle donne il contagio avviene, oltre che con il rapporto sessuale, attraverso la biancheria intima, la sabbia o per auto-infezione (il microrganismo passa dall'intestino alla vagina).

Spesso si hanno perdite bianche, prurito e bruciore, dolore durante i rapporti e la minzione. La diagnosi si fa con una visita ginecologica spesso associata ad esame microbiologico. Per la cura si usa un antimicotico sotto forma di ovulo vaginale
o crema. È importante che alla terapia venga sottoposto anche il partner, per evitare Infezioni "a ping pong".

CLAMIDIA
una delle più comuni malattie a trasmissione sessuale. Si manifesta quando batteri normalmente presenti nella vagina trovano le condizioni favorevoli a un eccessivo sviluppo diventano fonte di infezione. In genere ciò accade perché si altera l'ambiente vaginale: si abbassa il ph, che diventa meno acido, spesso per una non corretta igiene intima. L'infezione può essere asintomatica o provocare un'infiammazione del collo dell'utero fastidio nell'urinare. Va curata subito con antibiotici, perché se trascurata può causare una malattia infiammatoria che può provocare la sterilità.
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GONORREA
È un'infiammazione delle vie genitali, provocata dal batterio gonococco, ma può insediarsi anche nella zona anale, orale e oculare. Nella donna spesso è asintomatica, ma in alcuni casi possono comparire perdite vaginali. Si cura con antibiotici per bocca; se trascurata può essere causa di sterilità.
CONDILOMI
Causati da un'infezione da Papilloma virus, sono delle piccole escrescenze che compaiono sugli organi genitali almeno quattro settimane dopo il rapporto sessuale. Possono comparire anche internamente quindi non dare sintomi. Si diagnosticano con la colposcopia, l'osservazione del collo dell’utero attraverso uno speciale strumento
o il pap test. Si curano con farmaci locali, il laser e la diatermocoagulazione. Il papilloma virus può favorire lo sviluppo di tumori del collo dell'utero; in caso di contagio è bene eseguire regolarmente Il pap test.
HERPES GENITALIS
Malattia in aumento, è causata dai virus Herpes simplex di tipo 2; il contagio avviene attraverso rapporti sessuali. A distanza di 3-6 giorni compaiono piccole vescicole sui genitali esterni, sulle natiche o sulle cosce. Si può combattere con un farmaco antivirale; va segnalato, però, che il virus può persistere all’interno delle fibre nervose ripresentarsi ciclicamente nella stessa zona.


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